Mille baci, ma ne bastava uno solo, forse!

T. Cole: Un genio dell'assurdo o un narratore dell'ovvio?
19 gennaio 2024 di
Mille baci, ma ne bastava uno solo, forse!
Alessandro Liggieri

Entra nel mondo bizzarro di 'Dammi mille baci' di T. Cole. Un viaggio irriverente attraverso l'amore, le ossessioni e le pecche umane. Una recensione che ti strapperà un sorriso!

Un trenino delle meraviglie nel parco dei difetti umani

"Dammi mille baci" non è solo un titolo, è un grido di battaglia in una guerra amorosa dove il campo di battaglia è un mix tra un'aula universitaria di psicologia e il set di una commedia romantica dove tutti i protagonisti hanno dimenticato il copione.

Immagina questo: il nostro eroe (o meglio, anti-eroe), un tipo che non saprebbe riconoscere l'amore anche se lo colpisse in faccia con una torta alla panna, si imbatte in una serie di personaggi che sembrano usciti da un circo delle meraviglie emotive. C'è l'amante idealista, che sogna un amore da favola ma finisce per innamorarsi di ogni principe azzurro fallito che incontra. C'è l'amico saggio, che dispensa consigli amorosi con la stessa frequenza con cui cambia le sue relazioni, cioè mai. E non dimentichiamo la galleria di ex, ognuno con il suo bagaglio di nevrosi, che potrebbe riempire un intero aereo.

T. Cole ci trascina in questo viaggio rocambolesco attraverso le vie tortuose dell'amore moderno, dove ogni svolta è un'occasione per inciampare su verità imbarazzanti e rivelazioni sorprendenti. La trama si snoda come un filo di Perle di saggezza impigliato in un groviglio di fili di follia, con momenti in cui ti chiederai, "Ma questo autore stava bene quando ha scritto questa roba?"

Alla fine, ti ritrovi in un dedalo di risate, lacrime, e forse, giusto un pizzico di saggezza sulla natura umana. E se non ti ritrovi? Beh, almeno avrai avuto qualche risata e la consolazione che, in fondo, siamo tutti un po' persi nel labirinto dell'amore.

Un'odissea narrativa tra il sublime e il ridicolo

Entrare nel giudizio di "Dammi mille baci" di T. Cole è come saltare a piedi uniti in una piscina piena di gelatina: è scivoloso, è strano, ma in qualche modo, incredibilmente divertente. La struttura narrativa del libro è un esemplare unico nel suo genere, un po' come trovare un unicorno in un campo di cavalli da corsa. Ti aspetti una storia d'amore? Sorpresa! È un circo di emozioni.

Lo stile di scrittura di Cole flirta con il geniale. Le sue frasi sono cariche di un umorismo così asciutto che potresti usarle per assorbire l'umidità in una stanza. E il sarcasmo? Talmente tagliente che dovrebbero includere un cerotto nel libro. Ogni pagina ti fa oscillare tra il voler abbracciare l'autore per la sua brillantezza e il volerlo scuotere chiedendogli: "Fai sul serio?"

Sulla trama, preparatevi a un labirinto. I personaggi di Cole sono come pezzi di un puzzle che si rifiutano di incastrarsi, ma quando finalmente lo fanno, ti rendi conto che l'immagine che hanno creato è sorprendentemente affascinante. Sono personaggi così umani, così imperfettamente realistici, che ti ritrovi a tifare per loro nonostante (o forse grazie a) le loro mille e una nevrosi.

Il libro affronta temi profondi come l'amore, la perdita, la redenzione, ma sempre con una leggerezza che ti fa pensare: "Ehi, forse la vita non è così male, dopotutto". È un'opera che ti strappa sorrisi mentre ti colpisce con verità profonde, un po' come un amico che ti fa il solletico mentre ti parla dei misteri dell'universo.

Voto: 7.5/10. Perché? Perché nel suo caos c'è una bellezza nascosta, un ordine nel disordine che ti lascia soddisfatto ma leggermente confuso, proprio come dopo aver mangiato un piatto di spaghetti troppo conditi. È un libro che non è per tutti, ma se sei del tipo che ama un viaggio narrativo unico nel suo genere, allora "Dammi mille baci" potrebbe essere il biglietto che non sapevi di volere.

Perché te lo consiglio

Te lo consiglio perché sotto la superficie di questo caos narrativo, ci sono perle di saggezza su come siamo tutti un po' rotti. Se ti piace esplorare i lati oscuri dell'anima umana con un sorriso, questo libro è per te.

Perché non te lo consiglio

Non te lo consiglio se cerchi una storia lineare e senza sorprese. Qui si naviga in acque agitate dell'animo umano, dove anche la bussola morale ha bisogno di un GPS.

Ti do consigli, poi vedi tu

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Alessandro Liggieri 19 gennaio 2024
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