Tre ciotole: un libro che è un piatto pieno... di umanità!

Un viaggio culinario nell'animo umano: 'Tre ciotole' e i suoi sapori letterari.
16 febbraio 2024 di
Tre ciotole: un libro che è un piatto pieno... di umanità!
Alessandro Liggieri

In 'Tre ciotole' di Michela Murgia, trovi più umanità di una riunione di famiglia. Leggi la mia recensione per scoprire se vale la pena aggiungerlo alla tua libreria gastronomica.

In cucina con la filosofia: assaporando 'Tre ciotole' di Michela Murgia

Nel cuore di 'Tre ciotole' di Michela Murgia, ti trovi in una cucina letteraria dove ogni ingrediente è un dilemma umano e ogni piatto è un rompicapo esistenziale. Questo non è solo un libro; è un banchetto per l'anima, dove ogni pagina serve una portata di introspezione speziata con humor. I personaggi? Oh, sono cuochi di concetti, artisti di astrazioni, che friggono idee e bollono emozioni. Mentre avanziamo nel racconto, Murgia ci conduce attraverso un mosaico di storie, ognuna intrecciata con la prossima come spaghetti in un piatto. Sono storie di persone normali, ma con una svolta - ogni loro azione, ogni loro pensiero è un ingrediente che aggiunge sapore al piatto complessivo della narrazione.

Mentre procedi, ti ritrovi a mordere in bocconi di saggezza, a volte dolci, a volte amari, ma sempre ricchi e soddisfacenti. E come in ogni buon pasto, c'è il rischio di abbuffarsi - di immergersi così tanto nelle pagine da dimenticare di prendere fiato. Michela Murgia ha l'abilità di un mago della cucina: trasforma i difetti umani in delizie letterarie, rendendo ogni peccato e virtù un piacere da gustare. E il finale? Ah, il finale è come quel dolce che non ti aspetti, una sorpresa che ti lascia pensare e desideroso di un altro boccone. Ma no, non svelerò il dessert. 'Tre ciotole' è un viaggio che ognuno deve assaporare da solo, lentamente, con ogni storia che si scioglie in bocca, lasciando un retrogusto di mistero, ironia e umanità pura.

Degustazione letteraria: l'esotico Menu di 'Tre ciotole' di Michela Murgia

Un viaggio attraverso 'Tre ciotole': più che una lettura, è una degustazione letteraria. Michela Murgia, come una chef stellata delle parole, ci serve un menu narrativo ricco e variegato. Ogni capitolo è un piatto da gustare lentamente, assaporando il mix di sapori che emergono dalla combinazione di personaggi intensi e situazioni complesse. Il suo stile? Un equilibrio perfetto tra la leggerezza di una mousse al cioccolato e la profondità di un ragù che ha cotto per ore. Il ritmo narrativo non ti lascia mai con l'amaro in bocca, piuttosto ti invita a tornare per un altro boccone, per scoprire che gusto avrà il prossimo morso.

I personaggi sono come gli ingredienti di una ricetta segreta: ognuno ha il suo ruolo, e insieme creano un'armonia di sapori. Murgia padroneggia l'arte di mescolare ironia e introspezione, creando piatti letterari che sfidano il palato della mente. E il tema dei difetti umani? È come quel condimento che non ti aspetti, ma che eleva il piatto a un livello superiore. Il mio voto per 'Tre ciotole' è un 8/10: una lettura che nutre l'anima e stimola l'intelletto, ma che potrebbe non essere di gusto a tutti. Come un piatto esotico in un ristorante di lusso, potrebbe essere un'avventura per alcuni e una sfida per altri.

Perché te lo consiglio

Te lo consiglio perché è come un buon vino: ti fa riflettere sui difetti umani e ti lascia quel retrogusto di 'voglio ancora'. 

Perché non te lo consiglio

Se sei a dieta da riflessioni profonde, questo libro potrebbe essere troppo pesante. È pieno, ma non per tutti i palati.

Ti do consigli, poi vedi tu...

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Alessandro Liggieri 16 febbraio 2024
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