Spare - Il minore: la real farsa di Harry!

Scandali reali o solo pettegolezzi da cortile? La verità secondo Harry!
12 gennaio 2024 di
Spare - Il minore: la real farsa di Harry!
Alessandro Liggieri

Scopri 'Spare - Il minore', il tentativo tragicomico del Principe Harry di riscrivere le cronache reali. Spoiler: è più comico che tragico.

Crampi reali in Famiglia

La saga di Harry, il principe (non così) incantato

Immaginatevi seduti comodamente sul vostro trono (o, più realisticamente, sul divano) mentre sfogliate le pagine di "Spare - Il minore". Vi aspettate scandali, rivelazioni sconvolgenti, magari un po' di gossip piccante sulla Royal Family. Invece, vi ritrovate a leggere il diario di un principe che sembra più un adolescente in piena crisi esistenziale che un membro della famiglia reale britannica.

La trama ci porta in un viaggio che sembra uscito da un reality show di serie B, con Harry che si dipinge come il 'meno favorito', il fratello minore sempre all'ombra del glorioso fratello maggiore. Tra i corridoi dorati di Buckingham Palace, il nostro eroe si muove con l'eleganza di un elefante in una cristalleria, rivelando aneddoti che oscillano tra il tragicomico e il semplicemente banale.

C'è il Harry bambino, che condivide dettagli sull'infanzia reale che fanno pensare a un episodio di "Malcolm in the Middle" versione Windsor. Poi abbiamo il Harry adolescente, che si dibatte in una pubertà piuttosto imbarazzante sotto lo sguardo severo della Regina e dell'etichetta reale. E infine, il Harry adulto, che decide di 'spare' (risparmiare) pochi dettagli sul suo distacco dalla famiglia, ma senza mai arrivare al nocciolo della questione.

Il climax del libro? Un finale che lascia il lettore con più domande che risposte. È un po' come aspettare l'episodio finale di una serie TV per scoprire che il finale è stato cancellato. La narrazione promette molto, ma alla fine ci si ritrova con un Harry che, pur volendo apparire come un ribelle moderno, finisce per essere più un principe alla ricerca di un copione migliore.

In sostanza, 'Spare - Il minore' è come un bicchiere di champagne lasciato aperto troppo a lungo: promette effervescenza e raffinatezza, ma finisce per essere piatto e un po' stantio. Un racconto reale che avrebbe potuto essere scritto meglio da un buon ghostwriter... o da un Christopher Moore in vena di scherzi regali.

Quando il principesco si trasforma in plebeo

Una recensione reale senza Re

Bene, tenetevi forte perché stiamo per fare un tuffo nel mondo di 'Spare - Il minore', dove l'arte della narrazione reale si scontra con la realtà di un'opera che sembra essere stata scritta durante una notte insonne in un castello buio e pieno di spifferi. Il nostro Principe Harry, con tutto il rispetto dovuto a un membro della famiglia reale, sembra aver dimenticato che una buona storia necessita di più che solo un titolo nobiliare e qualche rivelazione piccante.

Dal punto di vista di un bibliofilo con un occhio critico e l'altro che rotola per l'ilarità, la struttura narrativa del libro sembra essere stata concepita durante una partita di "Twister" letterario. Le pagine sono un turbinio di aneddoti, ricordi e confessioni, che vanno e vengono come ospiti a un ballo in maschera, lasciandoti a chiederti: "Ma chi diavolo è questo ora?"

Lo stile di scrittura, ahimè, oscilla tra il tentativo di profondità shakespeariana e la leggerezza di un episodio di "Teletubbies". Harry prova a essere serio, ma a volte finisce per essere così melodrammatico che ti aspetti che esca fuori un coro greco a commentare la scena. E poi ci sono quei momenti in cui il tono diventa improvvisamente leggero e quasi frivolo, come se a metà del libro avesse deciso di abbandonare il dramma per una commedia.

Sul fronte dell'argomento, beh, siamo nel territorio della mondanità reale, ma a volte pare che anche il materiale più succulento sia stato filtrato attraverso un calzino vecchio e logoro. Il libro prometteva scandali e rivelazioni, ma alla fine si limita a sfiorare la superficie, lasciando un senso di incompiuto, come un puzzle a cui mancano i pezzi più importanti.

In conclusione, se dovessi dare un voto a 'Spare - Il minore', sarebbe un generoso 2/10, con quel punto in più dato unicamente per la copertina, che almeno ha un certo appeal visivo. È il tipo di libro che, se lo trovassi in una libreria, lo sposterei nella sezione umoristica, perché, diciamolo, a volte la realtà supera la fantasia e questa autobiografia reale è un esempio perfetto di come anche i principi possano avere un brutto giorno... o in questo caso, un brutto libro.

Te lo consiglio perché

Te lo consiglio perché, a dispetto delle sue mancanze, offre una comica rappresentazione dei difetti umani, specialmente l'autocommiserazione e l'ego sovradimensionato che talvolta affliggono persino i reali.

Non te lo consiglio perché

Non te lo consiglio perché è un libro che promette un tuffo profondo nella psiche reale ma si rivela un banale schizzo in una pozzanghera di superficialità.

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Alessandro Liggieri 12 gennaio 2024
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